"Vendetta dei magistrati", Cruciani difende Giorgia Meloni
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“Vendetta dei magistrati”, Cruciani difende Giorgia Meloni e attacca la sinistra

Giuseppe Cruciani

Giuseppe Cruciani difende Giorgia Meloni dopo l’avviso di garanza e litiga con David Parenzo che urla al “complotto”.

L’ultima puntata de La Zanzara si è aperta con un commento pungente di Giuseppe Cruciani: “Ragazzi c’è da ridere!”. Il tono sarcastico introduce un tema scottante: il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto un avviso di garanzia dal procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi per favoreggiamento e peculato nel caso del comandante libico Almasti, su cui il Tribunale penale internazionale dell’Aia (Cpi) aveva già emesso un mandato di cattura.

Giuseppe Cruciani

Cruciani difende Giorgia Meloni e attacca la sinistra

Il dibattito tra Cruciani e il co-conduttore David Parenzo si è subito acceso. “Avviso di garanzia (che non vuol dire un ca**o) alla Meloni e compagnia cantante per aver rimandato in Libia un signore accusato di tortura!”, ironizza il conduttore. 

Parenzo, invece, sottolinea la gravità della situazione: “Mezzo governo è indagato. E ora il giornalismo della destra come lo difenderà?”.

Le accuse e il ruolo della magistratura

Secondo Cruciani, l’avviso di garanzia è una chiara “vendetta dei magistrati”. Il giornalista ricorda che Francesco Lo Voi è lo stesso procuratore che ha seguito il processo fallimentare di Matteo Salvini e che la denuncia è stata presentata dall’avvocato Luigi Li Gotti, “uno che è stato in Parlamento con Antonio Di Pietro”.

La polemica si infiamma ulteriormente quando Cruciani accusa la sinistra di strumentalizzare la vicenda a fini politici: “Pensate a vincere le elezioni nelle urne, non alla solita putt***ta dei magistrati”. Parenzo ribatte: “Ecco il complotto!”.

Un tempismo sospetto? La strategia politica dietro l’inchiesta

Un aspetto che preoccupa il governo è il timing dell’avviso di garanzia. La notifica arriva proprio nel giorno della doppia informativa in Parlamento dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi sul caso Almasti

Inoltre, la vicenda esplode a pochi giorni dal via libera alla separazione delle carriere in magistratura, un tema molto dibattuto nella maggioranza.

A confermare i sospetti di un disegno politico dietro l’inchiesta, la stessa Giorgia Meloni ha sottolineato che la denuncia proviene da Luigi Li Gotti, “ex politico di sinistra molto vicino a Romano Prodi”.

Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Fratelli d’Italia parla di “uso politico della magistratura” e denuncia un “attacco giudiziario orchestrato” per destabilizzare il governo. 

Dall’altra parte, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle chiedono chiarezza e trasparenza sulle responsabilità dell’esecutivo nel caso Almasti.

Nei prossimi giorni, il dibattito si sposterà in Parlamento, mentre la Procura di Roma proseguirà le indagini. 

Resta da capire se questo terremoto giudiziario avrà ripercussioni sulla stabilità del governo Meloni o se si tratterà solo di un’altra battaglia politica destinata a spegnersi nel tempo.

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ultimo aggiornamento: 29 Gennaio 2025 15:38

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